Pubblicato il Decreto Attuativo n. 62/24 della Legge Delega n. 227/21

Il 14 maggio scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Attuativo n. 62/24 della Legge Delega n. 227/21 per la riforma in materia di disabilità, recante la “Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base e accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato“. Questo decreto entrerà in vigore con gradualità, a partire dal 30 giugno prossimo e dovrebbe rappresentare un passaggio cruciale per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità in Italia.

Un nuovo sistema di Accertamento e il Progetto di Vita

Al cuore della riforma c’è la semplificazione del sistema di accertamento dell’invalidità civile, che elimina le visite di rivedibilità e introduce il Progetto di Vita come strumento centrale per l’accompagnamento delle persone con disabilità. Questa misura dovrebbe consentire di superare il persistenteapproccio assistenzialista, valorizzando invece la persona nella sua interezza e rispondendo ai suoi bisogni specifici. L’obiettivo dichiarato  è quello di sburocratizzare i procedimenti, mettendo al centro i desideri e le aspettative delle persone con disabilità, in linea con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Struttura del Decreto e Nuovo Approccio Bio-psico-sociale

Il Decreto 62/2024, suddiviso in 40 articoli, si articola in quattro capi: finalità e definizioni generali, procedimento valutativo di base e accomodamento ragionevole, valutazione multidimensionale e progetto di vita, e disposizioni finanziarie, transitorie e finali. Esso introduce anche nell’ordinamento italiano un approccio biopsicosociale, superando i modelli pietistico/assistenziale e biomedico, per garantire l’autonomia e la piena partecipazione delle persone con disabilità.

La legge ridefinisce chi è una “persona con disabilità”, utilizzando un linguaggio non stigmatizzante, sostituendo termini obsoleti come “portatore di handicap”, peraltro già in disuso da tempo nel linguaggio corrente. La nuova definizione correla la disabilità non alla gravità della menomazione, ma all’intensità dei sostegni necessari, introducendo la locuzione “persona con disabilità avente necessità di sostegno intensivo”.

Valutazione di Base e Accomodamento Ragionevole

Un aspetto centrale del decreto è la valutazione di base, necessaria per accedere ai sostegni e al progetto di vita. Questa valutazione, basata su criteri internazionali, sostituirà le diverse procedure esistenti per la valutazione dell’invalidità civile e delle altre condizioni specifiche. Sarà l’INPS a gestire  l’intera procedura, che richiederà un certificato medico introduttivo dettagliato.

Il decreto introduceanche l’accomodamento ragionevole, prevedendo modifiche e adattamenti necessari per garantire alle persone con disabilità la parità di accesso ai diritti e alle libertà fondamentali. Questa misura viene attivata solo come sussidiaria, senza sostituire il diritto alle prestazioni previste.

Il Progetto di Vita Individuale

Il progetto di vita individuale, elaborato attraverso una valutazione multidimensionale partecipata, sostituirà i servizi standardizzati con un modello centrato sulla persona. Questo progetto coprirà ovviamente i vari ambiti di vita, incluso il lavoro,  prevedendo un budget per i sostegni necessari. Dovrà essere adattato ai cambiamenti  e garantire continuità nell’assistenza.

Sottolineiamo che finalmente si va nella direzione da noi auspicata da tempo, rispetto all’aggiornamento dei criteri e sistemi di accertamento, e alla centralità del progetto di vita inteso come strumento di pianificazione e concertazione di tutti i servizi con la persona interessata e la sua famiglia, ed eventuale amministratore di sostegno, per realizzare un percorso di vita pieno, secondo le potenzialità della persona, seguendo le varie tappe possibili: studio, assistenza, lavoro, casa…, integrando il tema del cd dopo di noi, in una prospettiva di durante noi.

Fase Sperimentale e Attuazione Graduale

Il Decreto 62/2024 si avvierà con una fase sperimentale dal 1° gennaio 2025 nelle nove province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Seguirà la formazione per tutti gli enti pubblici coinvolti, estendendosi poi anche agli Enti del Terzo Settore. L’entrata a regime del nuovo sistema è prevista per il 1° gennaio 2026, con l’obiettivo di applicare pienamente la norma su tutto il territorio nazionale.

Il Decreto 62/2024 dovrebbe quindi rappresentare una svolta significativa per le persone con disabilità e i loro familiari, mirata a migliorare la qualità della vita in condizioni di pari opportunità, inclusione, cittadinanza. Ora, spetta al governo investire maggiori risorse affinché la norma possa essere realmente applicata e non rimanga solo un documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Da parte nostra, ci diamo il compito di vigilare al riguardo, e supportare le persone con disabilità e le loro famiglie nell’ottenimento del progetto di vita migliore.

 

A cura del servizio legale dell’associazione InCerchio