Il 19 giugno 2024 inizieranno gli esami di maturità per gli studenti del quinto anno delle scuole superiori. Una tappa significativa nel percorso di crescita degli studenti, a cui è bene approcciarsi con la consapevolezza del percorso svolto e dei traguardi raggiunti, l’afflato poetico delle note di Venditti, ma anche la giusta conoscenza delle norme che disciplinano lo svolgimento delle prove per studenti con disabilità, disturbi dell’apprendimento e bisogni educativi speciali. Gli articoli 24 e 25 dell’Ordinanza n. 55 del 22 marzo 2024 del Ministero dell’Istruzione, che disciplina lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024, forniscono tutte le informazioni a riguardo.

Innanzitutto, per gli studenti con disabilità, il consiglio di classe decide se le prove d’esame saranno equipollenti o non equipollenti, in linea con il Piano Educativo Individualizzato (PEI). Si ricorda che le prove equipollenti prevedono il rilascio del diploma (all’interno del quale non sarà menzionato il tipo di prova svolta), mentre le prove non equipollenti prevedono il rilascio di un attestato di credito formativo. Una volta deciso il tipo di prova, la commissione, basandosi sul PEI e sulla documentazione del consiglio di classe, predispone prove differenziate adatte.

Per la predisposizione, lo svolgimento e la correzione delle prove d’esame, – si legge nella normativa – la commissione/classe può avvalersi del supporto dei docenti e degli esperti che hanno seguito lo studente durante l’anno scolastico e che vengono nominati dal presidente della commissione sulla base delle indicazioni del documento del consiglio di classe.

Le scuole possono richiedere testi in Braille per i candidati non vedenti. Per chi non conosce il Braille, si possono richiedere formati alternativi (audio o testo) o trascrivere i testi su supporto informatico. Per i candidati ipovedenti, i testi sono forniti in formati specifici secondo le richieste delle scuole.

La commissione può assegnare tempi diversi per le prove scritte. In casi eccezionali, le prove equipollenti possono essere svolte in più giorni, in base alla gravità della disabilità e alla documentazione del consiglio di classe.

Per quanto riguarda il colloquio, che, come previsto dall’articolo 22 comma 3 dell’Ordinanza citata, si svolge a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione/classe, per gli studenti con disabilità verranno predisposti materiali in coerenza con il piano educativo individualizzato, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 20 del d.lgs. 62 del 2017, che detta le norme in materia di “esame di Stato per le studentesse e gli studenti con disabilità e i disturbi specifici di apprendimento”.

Le commissioni, infine, adattano le griglie di valutazione delle prove scritte e orali al PEI.

Gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, certificati secondo la legge 170/2010, sostengono l’esame di Stato seguendo il piano didattico personalizzato (PDP). I candidati, in questo caso, possono usare strumenti compensativi previsti dal PDP, avere tempi più lunghi per le prove scritte ed utilizzare dispositivi per ascoltare i testi delle prove. Se necessario, la commissione può leggere i testi o trascriverli su supporto informatico. Gli studenti che superano l’esame ottengono il diploma senza menzione degli strumenti compensativi.

Gli studenti con DSA esonerati dalle lingue straniere e valutati solo su un percorso differenziato sostengono prove non equipollenti e ottengono un attestato di credito formativo.

Gli studenti esonerati dalla prova scritta di lingua straniera sostengono una prova orale sostitutiva e ottengono il diploma senza menzione della dispensa.

Per gli studenti con altri Bisogni Educativi Speciali, – specifica sempre l’Ordinanza citata – il consiglio di classe trasmette alla commissione/classe l’eventuale piano didattico personalizzato. Per tali studenti non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è assicurato l’utilizzo degli strumenti compensativi ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame.

Concludendo, con l’augurio di accorciare la vostra distanza dalle stelle ed inseguire i vostri desideri, perché i desideri altro non sono che distanza dalle stelle che ci spinge ad una continua ricerca, è con tutto il cuore, che mandiamo il nostro “in bocca al lupo” a tutti i maturandi!

A cura del servizio Psicopedagogico dell’Associazione InCerchio

Dott.ssa Federica Marci – pedagogista