Il Ministro dell’Istruzione, grazie ad una gestione straordinaria dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha stanziato 25 milioni di euro a favore i C (CTS) con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica, ridurre i divari territoriali nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e favorire l’inclusione degli studenti con disabilità attraverso ausili e strumenti tecnologici (Decreto n. 41 del 7 marzo 2024).
I CTS, istituiti dal Decreto Legislativo n. 96 del 7 agosto 2019, sono istituzioni scolastiche di riferimento (scuole polo) per la consulenza, la formazione, il collegamento e il monitoraggio a supporto dei processi di inclusione, per lo sviluppo, la diffusione e il miglior utilizzo di ausili, sussidi didattici e nuove tecnologie per la disabilità.
I fondi saranno assegnati ai CTS presenti in ogni provincia e distribuiti con criteri specifici: il 30% in parti uguali a tutte le scuole e il 70% in base al numero di studenti con disabilità. Inoltre, il 40% del totale sarà destinato alle scuole del Sud Italia, in quanto “zona svantaggiata”.
Gli acquisti, basati sulle richieste delle scuole, saranno di proprietà dei CTS e saranno concessi in comodato d’uso alle scuole richiedenti.
Gli ausili potranno essere destinati sia ad uso collettivo che ad uso personale, ma dovranno essere utilizzati per il lavoro in classe e non potranno essere portati a casa.
Riteniamo importante incoraggiare le scuole a presentare progetti per accedere ai fondi. Anche gli esperti delle Associazioni possono proporre al CTS gli ausili necessari per gli studenti.
Concludendo si segnala che il lavoro dei CTS, fondamentale per l’inclusione scolastica, viene svolto da docenti a titolo di volontariato. Ci uniamo, pertanto, al coro delle voci di coloro che auspicano che il Ministero assegni personale dedicato a tali centri al fine di migliorarne il funzionamento e garantire una presenza costante di docenti esperti.
A cura della dott.ssa Federica Marci, pedagogista
servizio psicopedagogico
Associazione InCerchio