Indennità di accompagnamento e pensione di invalidità: non servono nuovi accertamenti quando si diventa maggiorenni
Con il Messaggio n. 1446/2023 del 18 aprile 2023, l’Inps spiega come sono state semplificate le procedure per mantenere i benefici economici di invalidità civile al compimento della maggiore età (semplificazioni introdotte con il DL n. 90del 24 giugno 2014, convertito nella L. 114 dell’11 agosto 2014).
I minori che sono già titolari di indennità di accompagnamento o di indennità di comunicazione e i minori affetti da sindrome di Down o da sindrome di talidomide quando diventano maggiorenni non devono sottoporsi a ulteriori accertamenti sanitari per mantenere i benefici economici.Quindi, spiega l’Inps, non va presentata una nuova domanda ma va inviato ilmodello “APT70” utilizzando il servizio online di “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”. In questo modo si autocertificano i dati necessari per la liquidazione dell’indennità di accompagnamento e, nel caso, della pensione di invalidità; i benefici economici verranno erogati d’ufficio dall’Inps al compimento della maggiore età.
Da ricordare
Per evitare possibili ritardi nell’erogazione, il modello “AP70” va inviato (direttamente online o attraverso i Patronati) sei mesi prima del compimento della maggiore età; per facilitare la procedura, l’INPS stessa invierà un promemoria agli interessati almeno sei mesi prima.
In quali casi va inviata una nuova domanda?
L’Inps spiega che va presentata una nuova domanda di invalidità quando si richiede la visita di accertamento della disabilità in riferimento alla maggiore età per l’iscrizione al collocamento mirato oppure per poter fruire di altri diritti e agevolazioni come le prestazioni socio-sanitarie di natura non economica.